Snoq: “Arguello chieda scusa e si prenda una vacanza”

CERVETERI – Senonoraquando-Cerveteri stigmatizza duramente le parole pronunciate da Kiko Arguello in occasione del “Family Day” dello scorso 20 giugno a Roma a proposito di femminicidio.
“Anche concedendo la possibile buona fede di Arguello – si legge in una nota stampa di Snoq – il contenuto del suo messaggio si presta ad una interpretazione assolutamente arbitraria e falsata, che tenderebbe a giustificare questo crimine odioso, se presa alla lettera. Potremmo attribuire tale dichiarazione ad una conoscenza limitata della lingua italiana ma, in tal caso, raccomanderemmo per il futuro un’accurata revisione dei testi prima della loro proclamazione su una pubblica piazza, soprattutto tenendo conto della tipologia di pubblico e della presenza di bambini ed adolescenti. La CEI ha commentato con imbarazzo le dichiarazioni di Arguello, ma non abbiamo assistito ad una presa di posizione delle istituzioni italiane, che pure si affrettano a condannare i vari episodi di cronaca nera quando si verificano, purtroppo sempre con colpevole ritardo e senza interventi significativi”.
“Arguello – proseguono da Snoq – ci ha fatto fare un salto indietro ai tempi del Codice Rocco e del delitto d’onore, come se tutte le lotte di questi anni per pari dignità e diritti non avessero avuto luogo. Ed è intollerabile che si possa, sulla pubblica piazza di un Paese moderno e civile, parlare con tale leggerezza e vacuità di un tema tanto grave che coinvolge famiglie, ragazzi in crescita, donne libere. Il Sig. Arguello si è probabilmente fatto prendere dall’entusiasmo per la presenza di un uditorio tanto massiccio, lanciandosi in un discorso farcito di aria fritta, di una non meglio specificata “antropologia cristiana”, di concetti presi e stiracchiati per arrivare alla sua fantasmagorica conclusione per cui, una volta di più la donna, da vittima di violenza, diventa carnefice. Si prenda una vacanza, Sig. Arguello, e chieda scusa”.