S. Marinella. “Sabbie nere: strumentalizzando i disabili si favorisce un’altra speculazione”

SANTA MARINELLA – Apprendiamo dalla stampa che il Sindaco Tidei propone di prendere accordi con la Regione Lazio per trasferire la gestione (a scopo turistico) di un tratto di spiaggia delle “sabbie nere” ad associazioni che si occupano di disabilità, con la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie a carico del Comune.

Facciamo presente al Sindaco che la lodevole iniziativa potrebbe essere intrapresa senza bisogno di accordi con la Regione Lazio in quanto il nostro Comune dispone di una sua spiaggia pubblica, al centro della cittadina, facilmente raggiungibile ed estesa, chiamata “Perla del Tirreno”. L’idea potrebbe quindi concretizzarsi facilmente, in un luogo già ben servito dai mezzi pubblici, con spese infrastrutturali a carico del Comune indubbiamente inferiori. Ciò darebbe sicuramente lustro alla nostra cittadina. Altro proposta plausibile sarebbe concedere parte dell’esteso litorale di S. Severa (dove non mancano spiagge libere e gestioni da rinnovare) alle associazioni di disabili, fermo restando che le barriere architettoniche andrebbero rimosse da tutti gli stabilimenti balneari.

Il tratto di costa ad alta naturalità denominato “le sabbie nere” è stato dichiarato dalla stessa Regione Lazio area protetta (“Monumento naturale regionale Pyrgi” con Decreto del Presidente) e non è certo tra i più facilmente raggiungibili. Da quando un’ordinanza dello stesso Sindaco Tidei aprì dieci anni fa l’area al traffico automobilistico, gli ambienti dunali e retrodunali del sito sono in costante degrado. Il nostro comitato si sta ancora battendo perché la fruizione balneare delle sabbie nere avvenga in modo regolato e compatibile con le caratteristiche del luogo. La loro salvaguardia garantisce un grande richiamo turistico, anche per le future generazioni.

Non vogliamo che, strumentalizzando i disabili, si apra un varco per la commercializzazione e la speculazione sul nostro patrimonio naturale e paesaggistico, sempre più ridotto.

 

Comitato “2 ottobre”