Ladispoli. “Zona camping: tra chiusure, ordinanze di demolizione e minacce”

LADISPOLI – A seguito dell’esposto presentato, nella primavera del 2015, dal Movimento 5 Stelle Ladispoli, il 20 agosto la Guardia di Finanza ha eseguito l’ordinanza di sgombero disposta dalla Procura di Civitavecchia sui camping rimasti aperti dopo i sequestri invernali. Il provvedimento ha coinvolto migliaia di persone tra clienti, proprietari e dipendenti.
Ma incuranti dell’oggettivo susseguirsi degli eventi, i politici e alcuni media locali hanno insistito in subdoli tentativi di manipolazione della realtà. Pensando di fare cosa gradita a chi cerca la verità basata su fatti inconfutabili, cerchiamo di fare una breve cronistoria della situazione.
Nonostante la normativa (legge Galasso) parli chiaro in merito (Il territorio costiero compreso in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia è sottoposto a vincolo paesaggistico), già a partire dagli anni ’70 sono sorte alcune strutture abusive.
Il primo intervento per arginare tale fenomeno è stato eseguito nel 1979 dal Comando dei Carabinieri di Civitavecchia, sollecitati dall’allora giunta Gandini. Purtroppo, nonostante gli interventi, l’illegalità ha preso gradualmente il sopravvento con abusi progressivamente più rilevanti, fino a spingersi a ridosso dell’oasi protetta di Torre Flavia.
L’espansione è continuata fino ai giorni d’oggi, coperta dal silenzio delle amministrazioni che si sono succedute e in assenza di controlli da parte delle autorità preposte. E pensare che alcuni proprietari asseriscono di aver ricevuto dal Comune tutte le rassicurazioni in merito… Morale della favola: molte delle strutture ricettive del litorale extraurbano di Ladispoli sono abusive e non condonabili.
Assolutamente goffo il tentativo dell’Amministrazione di correre ai ripari, facendo promesse impossibili da mantenere e intervenendo presso gli organi inquirenti con richieste irricevibili. La realtà è che, invece, il Comune sta inevitabilmente emanando ordinanze di demolizione di strutture abusive e non condonabili che, evidentemente, fino ad oggi si è fatto finta di non vedere. Nonostante tutto, agli occhi di pochi il Comune è apparso “incolpevole” mentre il Movimento 5 Stelle di Ladispoli sarebbe la causa di tutti i mali. Tale clima di tensione è sfociato in esplicite minacce nei confronti degli attivisti del M5S che, malgrado tutto, hanno sapere dalla voce del proprio coordinatore Antonio Pizzuti Piccoli, non arretreranno di un centimetro.
Ma adesso cosa succederà? Questa è la domanda che molti si pongono.
Alcuni proprietari si sono rivolti al Movimento 5 Stelle per avere delucidazioni su quelli che potrebbero essere gli scenari futuri. Inutile negare che molti dei nostri detrattori hanno sferrato violenti attacchi nei nostri confronti, accusandoci di aver colpito il turismo e i relativi posti di lavoro. Invece, proprio il turismo e i posti di lavoro ci hanno spinto a denunciare i fatti risaputi che si basano su situazioni di oggettiva illegalità e depauperamento dei nostri beni ambientali (ricordiamo la presenza di scarichi fognari abusivi) e paesaggistici (è possibile vedere e accedere al mare con quelle strutture abusive e quelle recinzioni improvvisate?).
In ogni caso, per rispondere alla domanda su cosa sia possibile fare riguardo all’area incriminata, la risposta del Movimento 5 Stelle, sia ai simpatizzanti che ai denigratori, è sempre la stessa: tutto ciò che sia consentito dalla legge. E checché ne dicano tanti disinformati, sul litorale extraurbano è possibile creare una realtà che coniughi legalità e lavoro, turismo e sostenibilità.
Il Movimento 5 Stelle di Ladispoli ha una chiara visione in merito e, grazie a pareri tecnici autorevoli, ha in mente un piano di riqualificazione di tutta la zona, il tutto inserito in un progetto unitario.
L’area in questione è considerata “zona H”, quindi con un indice di edificabilità molto basso (parliamo dello 0,02%), ma nonostante ciò c’è un esempio virtuoso, un’attività che, anche se sottoposta anch’essa ai controlli della capitaneria di porto e guardia di finanza, ne è uscita indenne. L’attività in questione si presenta con un curato prato occupato da ombrelloni, un discreto chiosco con relative coperture per ombreggiature, un bagno a norma. Il tutto rimovibile a fine stagione. La sera la struttura diventa luogo di ritrovo dei giovani che possono ballare musica fino a notte inoltrata. Da valutare anche la possibilità di aprire agricampeggi, che rispettino requisiti di legge come la disponibilità di servizi igienici, l’erogazione di energia elettrica alle piazzole, lo smaltimento degli scarichi dei servizi igienici. Il tutto cercando di restituire un aspetto unitario all’area, riqualificando il fronte stradale, che ad oggi sembra una serie senza sosta di recinzioni costruite alla bene e meglio, e collaborando con gli esercenti locali affinché il litorale nord possa essere un’eccellenza per Ladispoli, non un corpo estraneo alla città.
Un’Amministrazione seria dovrebbe supportare in modo adeguato gli imprenditori locali e non illuderli con false rassicurazioni, dovrebbe ascoltare le esigenze dei cittadini, a prescindere dai voti che ne può ricavare, dovrebbe affidarsi ad accreditati tecnici che presentino effettivi studi di fattibilità e progetti di alto pregio architettonico, cosa che molte esperienze in giro per il mondo dimostrano essere possibili, anche a basso costo. L’attuale Amministrazione anche in questo caso ha fallito miseramente su tutto il fronte. Ciò in concomitanza alle verifiche che il Demanio e il Ministero delle Infrastrutture hanno programmato a livello nazionale su tutte le aree demaniali costiere (il Lazio sarà tra le prime Regioni ad essere verificata) che porterà presumibilmente alla rilevazione di ulteriori abusi nel nostro territorio.
Il Movimento 5 Stelle di Ladispoli invece ha le idee molto chiare per riqualificare il litorale in modo sostenibile, valorizzando il turismo e gli interessi dei cittadini. Noi vogliamo creare una comunità nella nostra bella città e questo si può fare solamente curando gli interessi di tutti, non con il “lasciar fare” che ha contraddistinto l’azione di governo dell’attuale Amministrazione.
Anche se qualcuno continuerà ad affermare che non sappiamo far altro che criticare…

Movimento Cinque Stelle Ladispoli