Ladispoli. Un sopralluogo per la palude di Torre Flavia

LADISPOLI – “La palude di Torre Flavia è l’ultima zona umida a nord della capitale e riveste una grandissima importanza per il nostro ecosistema”. Con queste parole il vice sindaco e assessore alla costa e all’ambiente Giorgio Lauria, ha annunciato che il Comune di Ladispoli, dopo la segnalazione dell’associazione Kronos di una fuoriuscita di acqua dal bacino verso il mare, ha disposto un sopralluogo per verificare l’avanzamento dell’erosione che potrebbe mettere in pericolo la vita della palude.
“Alla luce dei risultati – ha proseguito Lauria – decideremo come agire per tutelare la palude, una zona fondamentale per l’aviofauna migratoria e ultima traccia di quello che era un tempo l’ambiente costiero laziale con numerosi stagni e acquitrini. Del problema, ovviamente interesseremo, le autorità regionali e provinciali competenti e chiederemo che vengano effettuati dei lavori urgenti. Il problema dell’erosione, purtroppo, è un fenomeno in continuo aumento anche a cause delle ultime mareggiate. Alla Regione abbiamo già ribadito che il progetto antierosione che prevede i lavori tra Porto Pidocchio e Torre Flavia dovrà necessariamente interessare anche la costa davanti alla Palude e il tratto di costa sul lungomare centrale”.
“Questo sarà possibile – ha concluso Lauria – anche grazie ad un eventuale risparmio sui fondi previsti per il ripascimento. Già nei mesi scorsi, infatti, abbiamo segnalato alla Regione la nostra perplessità sul ripascimento previsto dal progetto tanto per opportunità tecnica quanto per il significativo impiego di fondi che potrebbero essere utilizzati per realizzare delle barriere soffolte nelle altre zone della costa colpite dall’erosione marina. Ci auguriamo che la Regione intervenga al più presto perché non possiamo permetterci il lusso di perdere altro tempo mettendo così a rischio sia la palude e che la costa”.