Ladispoli. “Piazza Grande: cambiare tutto per non cambiare nulla?”

LADISPOLI – Cambiare tutto per non cambiare nulla? A quanto pare è proprio così; il “grando cambiamento”, visto da alcuni come un momento di rivoluzione copernicana della politica di Ladispoli, in realtà si è rivelato per quello che è: una minestra riscaldata dal sapore di cemento.

Tradendo i suoi elettori ed il suo programma ecco il nuovo sindaco riattivare uno dei progetti che più deturperanno e danneggeranno la città. Il tutto fatto in modo becero e meschino; fingendo di aver agito per il bene della città “costringendo” i titolari della Società Piazza Grando ops, scusate, Piazza Grande, a rimodulare il progetto in favore della cittadinanza.

Peccato che la nuova piscina e palestra costeranno tanto quanto il secondo stadio previsto a carico della società e quindi di fatto non un mattone in meno nel progetto. Il tutto pare, stavolta, architettato ad arte con i funzionari della regione, che sembrano non essersi accorti che il calcolo degli standard urbanistici parte da presupposti normativi errati, che sembrano aver fatto finta di non sapere che il vincolo sul campo sportivo non è di tipo espropriativo e dunque non soggiace a decadenza.

Tutta l’operazione, che probabilmente era già in cantiere da mesi (e questo spiegherebbe gli incontri estivi tra il sindaco Grando e esponenti della famiglia Ruscito) è farcita di slogan preparati ad arte e spalmati nei comunicati dal Sindaco Grando “non si poteva fare altrimenti”, “rischiavamo di dover pagare danni ingenti”; ricordiamo al Sindaco Grando che i danni non si pagano se si è nel giusto, semmai i danni dovranno pagarli alla cittadinanza i politici della vecchia consigliatura (lo stesso sindaco non votò mai no al progetto in Consiglio Comunale quando era all’opposizione) che hanno permesso tutto questo ed i funzionari che hanno “sbagliato” le procedure di attuazione e approvazione del progetto.

Noi come Movimento 5 Stelle non permetteremo che questo scempio si realizzi; stiamo riattivando il ricorso al TAR per le procedure illegittime adottate (ricorso che fu sospeso dal TAR stesso quando il Sindaco comunicò al Tribunale la chiusura del progetto); abbiamo attenzionato la magistratura ordinaria sul caso. I nostri consiglieri regionali, interverranno negli uffici dei dirigenti preposti ad approvare l’iter, per verificare se vi sono stati illeciti della Regione.

Siamo pronti a dar battaglia, al fianco dei cittadini, perché finalmente anche a Ladispoli, l’onestà torni di moda.

Movimento 5 Stelle Ladispoli