Ladispoli. Paliotta: “In dieci anni ho lasciato al Comune 140.000 euro”

LADISPOLI – “Facciamo i conti in tasca agli Amministratori di Ladispoli e come vedremo in seguito sono…chiari di luna”. Lo spunto nasce dalla trasmissione tv di Lilli Gruber, 8emezzo, su La 7 di lunedì 3 ottobre scorso. Ospiti in studio il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti ex 5Stelle dopo il divorzio (sofferto) dal Movimento, l’ex Sindaco di Milano Carlo Pisapia (un bel feeling tra i due) e il giornalista del Fatto Quotidiano Franco Padellaro. Alla domanda della conduttrice su quanto percepisca mensilmente in qualità di Primo Cittadino di Parma, Pizzarotti ha premesso che il suo emolumento è decurtato del 10% e che alla fine intasca 3mila euro e qualcosa. Una cifra ragionevole, che possiamo definire di mercato in quanto corrisponde più o meno al compenso di un dirigente d’azienda. Ricordiamo che Pizzarotti è stato il primo Sindaco grillino nella storia del Movimento e che fece gran notizia proprio per aver conquistato Parma, che un tempo era definita la “Stalingrado” emiliana. Non entriamo nel merito politico della rottura con Grillo, ci atteniamo ai numeri e veniamo a casa nostra, a Ladispoli, e poniamo la domanda al Sindaco Crescenzo Paliotta: attualmente a quanto ammontano i compensi suoi e degli Assessori?

“Dal primo mese di mandato (sono passati quindi 9 anni e mezzo) ho rinunciato al 50 per cento dell’indennità. Sono stato il primo Sindaco in Italia a farlo: la somma complessiva che ho lasciato al Comune per essere destinata ai servizi sociali è di 140 mila euro. A luglio si è presentato il problema che non c’erano fondi a sufficienza per organizzare le colonie estive per i portatori di handicap. La Giunta – prosegue Paliotta – ha deciso di tagliare 30 mila euro l’anno dal capitolo di bilancio delle indennità degli Amministratori e quindi dal 1° ottobre gli Amministratori di Ladispoli (Sindaco e Assessori) lavorano senza alcuna indennità, praticamente come volontari. Siamo l’unico Comune italiano dove questo avviene. Nel suo intervento Pizzarotti (che ha ridotto del 10% la sua indennità da Sindaco), si chiedeva come mai dei Sindaci e Assessori 5 stelle, nessuno in Italia abbia ridotto o rinunciato alle sue indennità. L’indennità del Sindaco in una città della grandezza di Ladispoli sarebbe di 1.900,00 euro nette; per gli assessori 1.100,00 euro” .

I numeri non sono opinioni, ma dati concreti e se è vero che i numeri hanno valenza politica in tempi in cui i costi della politica sono all’ordine del giorno, è anche vero che i numeri hanno anche valenza umana. E’ lecito chiedersi quante persone con incarichi di responsabilità in un Ente pubblico come un Comune, in un momento di emergenza finanziaria siano disposti a dare il proprio contributo, in termini di tempo e di applicazione al ruolo ricoperto, a costo zero. Forse il presupposto è l’attaccamento morale, il dovere civico nei confronti della propria città, in questo caso Ladispoli.

Carla Zironi