Ladispoli. “Concerto di Jovanotti: come portare la città nel ridicolo”

MILAN, ITALY - FEBRUARY 13: Jovanotti, born Lorenzo Cherubini, performs on stage at Mediolanum Forum of Assago on February 13, 2018 in Milan, Italy. (Photo by Sergione Infuso/Corbis via Getty Images)

LADISPOLI – Un concerto di Jovanotti porta sempre con sé un afflusso di decine di migliaia di spettatori. Va sempre valutato quindi nei suoi risvolti, sia quelli sicuramente positivi sia quelli relativi alle problematiche che vanno risolte ogni volta che migliaia di persone si radunano in un luogo. Gli amministratori di Ladispoli sono riusciti a far diventare la questione un concentrato di impreparazione che ormai sta sfociando nel ridicolo, non soltanto per il nostro comprensorio ma anche per chi in Italia è interessato all’ evento. Tutto comincia con un post del sindaco Grando: il tour farà tappa a Ladispoli, a Torre Flavia. Jovanotti lo annuncia nella sua conferenza stampa nazionale, l’organizzazione comincia a vendere i biglietti. Passano pochi giorni e si scopre che il Comune ha dato il via libera ignorando non solo che nella zona esistono ben tre vincoli ambientali, ma anche che per l’autorizzazione è obbligatorio il parere della Conferenza dei Servizi. Avrebbero cioè dovuto dare pareri e prescrizioni (o negare il via libera) Carabinieri, Polizia (per la sicurezza), Vigili Urbani (per l’accesso e la viabilità), Vigili del Fuoco, Asl, Regione, Area Metropolitana. Tutti riuniti in una riunione collettiva. Quando è emersa questa grave carenza e quando la Lipu ha fatto presente le problematiche legate alla nidificazione di specie protette proprio in quel terreno, l’organizzazione del Tour ha annullato la tappa, rendendosi conto di aver venduto i biglietti senza essere in possesso dell’autorizzazione valida per legge. Dopo patetici tentativi di dare la colpa all'”opposizione”, Grando ha tentato di mettere il cappello sulla decisione di Jovanotti di spostarsi a Campo di Mare. “L’ho suggerito io” ha detto il Sindaco. In questi giorni, a rendere quasi comica la situazione , arriva invece il comunicato del consigliere di maggioranza Quintavalle: “Il concerto non si deve fare né a Ladispoli né a Campo di Mare”. Ma il giorno dopo smentisce tutto il vicesindaco Perretta: “La sede del concerto torni a Torre Flavia”. Un evento che porterebbe un indotto notevole, soprattutto a Ladispoli per ragioni comprensibili facilmente, è in mano a sparate improvvisate di amministratori che nemmeno si parlano, mentre il Sindaco tace. Incapacità, ripicche, impreparazione? Forse tutto insieme. Ma così non va. Se ci sono le condizioni per l’evento lo deve decidere la Conferenza dei Servizi, che deve tutelare l’ambiente e la sicurezza. Non amministratori che sembra stiano su un palco a recitare una commedia improvvisata.

Partito Democratico Ladispoli