La Provincia di Viterbo approva il Piano strategico dell’energia

VITERBO – La provincia di Viterbo ha approvato, nella seduta del consiglio tenutosi il 22 dicembre, il piano strategico dell’energia (PSE) redatto dal CIRDER: Centro Interdipartimentale di Ricerca e Diffusione delle Energie Rinnovabili dell’Università degli Studi della Tuscia.
E’ la conclusione di un iter lungo ed articolato, nell’ambito della partecipazione al bando europeo ENPI CBC MED di cooperazione con i paesi appartenenti alla sponda sud del Mediterraneo.
Il progetto è denominato “pianificazione territoriale su energia e gestione dei rifiuti, secondo i principi di Agenda21 Locale.
La provincia di Viterbo è al fianco di sei partner internazionali (con Città metropolitana di Torino e l’Osservatorio europeo del paesaggio di Salerno, per l’Italia, 2 partner per la Giordania, 1 per la Spagna e 1 per il Libano).
Il progetto è ambizioso e ricade nella Misura 1.3 del Programma “Rafforzamento delle strategie nazionali di pianificazione territoriale attraverso l’integrazione dei vari livelli e promozione di uno sviluppo socio-economico equilibrato e sostenibile”.
Le finalità delle attività proposte sono quelle di creare le basi per un confronto: tra amministratori, per valutare l’efficacia dei processi in termini di pianificazione; tra l’organizzazione delle strutture pubbliche, sui vincoli delle norme applicate nei vari paesi;
tra le modalità operative nella gestione dei processi di Agenda21.
Il documento è in linea con la strategia energetica europea al 2030 e prevede: riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra nei settori trasporti, edifici, agricoltura e rifiuti, non coperti dalla direttiva ETS (Emission Traiding Scheme); raggiungimento della quota del 27% di fonti rinnovabili, sul totale dei consumi finali di energia; raggiungimento del 27% di efficienza energetica.
“Il bilancio energetico – spiega il Presidente Mauro Mazzola – evidenzia la dipendenza del territorio dalle importazioni di gas naturale e combustibili fossili, utilizzati principalmente per il trasporto. L’analisi dei bilanci energetici, nel triennio 2012-2014, dimostra come la provincia di Viterbo abbia raggiunto, nel 2013, l’obiettivo fissato per il 2030, ovvero il 27% di energia rinnovabile sul totale dei consumi. Per la realizzazione di un piano strategico dell’energia, al 2030, è stato necessario valutare i possibili consumi in termini di energia elettrica, gas naturale e combustibili fossili. Lo scenario evidenzia una crescita annuale della domanda di energia elettrica dello 0,3%. Per quanto riguarda il consumo di gas naturale, si prevede una crescita dello 0,6% annuo. Per gli anni successivi al 2015, è stato ipotizzato un aumento di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili di circa l’1% annuo. Per i biocarburanti sono stati presi come riferimento gli obiettivi nazionali del 10%, su base energetica al 2020, e il 20%, al 2030. Per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, si dovrà agire su produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, produzione di biofuel, e sui consumi di gas naturale. Una riduzione annua del 3%, a partire dal 2016, dei consumi di gas naturale è indispensabile per ottenere la riduzione del 40% delle emissioni dei gas a effetto serra, rispetto all’anno di riferimento 2010. In coerenza col piano provinciale . conclude Mazzola – sono stati introdotte quattro azioni prioritarie, con nove interventi specifici su riduzione dei consumi, efficientamento energetico e promozione delle risorse rinnovabili”.