Il gruppo comunale della Protezione Civile festeggia 25 anni

TARQUINIA – Il gruppo comunale della Protezione Civile festeggia 25 anni d’impegno e di volontariato a servizio della città di Tarquinia. E arrivano gli auguri del sindaco Mauro Mazzola. «Sono il segno tangibile dell’entusiasmo e dell’impegno che hanno animato e animano ancora oggi i volontari. – dichiara il primo cittadino – Sono stato tra i primi, come amministratore, a credere nell’organizzazione di una Protezione Civile tarquiniese, all’inizio degli anni Novanta, e, una volta diventato sindaco, ho voluto dare nuovo slancio al gruppo comunale, con la dotazione di nuovi veicoli e avvicinando la struttura ai cittadini. Per celebrare questo traguardo ho in mente di organizzare una festa».
Il gruppo comunale della Protezione Civile muove i primi passi nel 1991 e, sebbene con pochi mezzi, operava con un discreto numero di volontari con voglia di fare, spirito di sacrificio e umiltà. In quel periodo non erano stati ancora adottati tanti accorgimenti per la sicurezza che oggi, grazie anche alle evoluzioni tecnologiche e normative stringenti, consentono ai volontari di operare con maggiore sicurezza. Anche la parte addestrativa ha assunto un ruolo primario, costituendo una costante imprescindibile. Prima non c’era la pressante burocrazia che oggi sovrasta e spesso complica ogni azione delle Amministrazioni Locali e soprattutto non vi era nell’adempimento di un servizio di volontariato così nobile, senza alcuna ostentazione. Come può succedere in ogni comunità di persone, e il gruppo comunale lo era e lo è, era del tutto fisiologico e umano il manifestarsi di qualche attrito, che faceva comunque parte di una normale dialettica e a volte di una normale divergenza di vedute, ma nell’azione tutto rientrava “nell’alveo” della collaborazione, dello spirito di gruppo e solidarietà, che costituiscono i piloni portanti del volontariato.
Il gruppo comunale della Protezione Civile si è distinto durante le calamità naturali quali alluvioni, emergenze neve, lotta agli incendi boschivi, ricerca delle persone scomparse; partecipando a missioni umanitarie internazionali quali l’emergenza Kosovo nel 1999 (nell’ambito della missione “Arcobaleno” coordinata dal dipartimento nazionale della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio), l’emergenza Eritrea con la raccolta e invio di aiuti alla popolazione; collaborando con l’associazione umanitaria Semi di Pace per il progetto “Amistad” a Cuba e per l’aiuto alla Romania.
Tra gli interventi più significativi nelle calamità naturali il soccorso alla popolazione in occasione dei terremoti dell’Umbria, delle Marche, del Molise, de L’Aquila e del Nepal (con l’invio di donativi), delle alluvioni di Benevento e del “basso grossetano”. Notevole la presenza femminile tra i volontari. Fiore all’occhiello la squadra nautica che si avvale di natanti tecnologicamente avanzati e di volontari in possesso di patenti nautiche, qualifiche di addestramento in ambienti acquatici, nonché di sommozzatori brevettati.