Il Casale dei guardiani pronto alla sfida del turismo

TARQUINIA – «Una struttura pronta alla sfida: la migliore risposta al fiume di parole e polemiche corso in questi anni. Oggi non possiamo che esprimere la massima soddisfazione». In questi termini il presidente dell’Università Agraria di Tarquinia Alessandro Antonelli e l’assessore Renzo Bonelli hanno effettuato un sopralluogo presso il Casale dei Guardiani, in località Roccaccia. «Completati gli investimenti previsti da contratto, a carico del privato concessionario. – proseguono – Realizzato l’impianto per la depurazione e lo smaltimento delle acque reflue, naturalmente a norma di legge e compatibile con le attività del centro aziendale. All’avanguardia anche l’impianto di potabilizzazione delle acque. Migliorie tutte apportate anche nell’interesse delle altre strutture del centro aziendale. Arredate le stanze presenti con qualità e gusto. Numerose le prenotazioni per la stagione primaverile, diversi i contatti concretizzati con gruppi che, utilizzando il cavallo, hanno voglia di scoprire il nostro territorio: per una volta non la solita mozione di principio, ma un traguardo concreto e già raggiunto. Un’importante conferma: guardando a un turismo legato alla passione per la natura e il cavallo si possono fare numeri importanti, coinvolgendo peraltro le professionalità esistenti nel nostro territorio. A tal fine siamo già al lavoro per realizzare un accordo di rete, con l’intento di sostenere questo percorso e concretizzare il dialogo, favorendo la nascita di opportunità. Un rapporto tra pubblico e privato in cui il primo detta le linee guida per generare opportunità; il secondo pone in essere la gamma di investimenti necessari alla crescita. Mentre si sprecano soldi pubblici per progettare “ippovie” spesso esistenti solo sulla carta, noi mettiamo a disposizione i 2500 ettari di bosco e i 6400 ettari totali di territorio gestito dall’Università Agraria. Un piano strategico che non ha bisogno di altre risorse e sarà presentato in occasione della Festa della Merca».