Fiumicino. Antonelli: “Rifiuti vanno differenziati, non bruciati”

FIUMICINO – “Oggi ho voluto essere presente all’iniziativa Zero Waste Lazio svoltasi davanti Montecitorio”. Lo ha dichiarato la consigliera comunale di Fiumicino Erica Antonelli. “In tutta Italia – dice – sono tantissime le amministrazioni che si sono impegnate per attuare la raccolta differenziata. In molte realtà si sono già raggiunti risultati importanti, che testimoniano come la riduzione, il riutilizzo, riciclo e recupero dei materiali rappresentino una sfida ardua ma possibile da vincere. La stessa amministrazione di Fiumicino sta puntando molto sulla raccolta porta a porta – prosegue la consigliera – non senza difficoltà, ma nella convinzione che sia davvero l’unica strada per lo smaltimento corretto e sostenibile dei rifiuti. Purtroppo – spiega – con la politica di incenerimento contenuta nello ‘Sblocca Italia’ corriamo il rischio di vanificare questi sforzi, di allontanarci dalle direttive europee in materia, di danneggiare l’ambiente e, conseguentemente, la salute dei cittadini. Il Consiglio Comunale di Fiumicino – ha aggiunto – ha già da tempo approvato all’unanimità un ordine del giorno in cui la nostra amministrazione si dichiara contraria all’incenerimento come mezzo per risolvere il problema dei rifiuti e, più specificatamente, contraria anche alla sola ipotesi di accensione dell’inceneritore di Malagrotta, che allunga la sua ombra velenosa sui territori della Valle Galeria e di Fiumicino. Sono sempre più convinta che gli incentivi pubblici non debbano andare a finanziare fonti energetiche obsolete e dannose (inceneritori ribattezzati ‘termo-valorizzatori’), ma piuttosto puntare sull’innovazione tecnologica e sulla promozione di fonti energetiche davvero sostenibili e pulite. La crescita economica, demografica e dei consumi, l’inquinamento e la questione climatica impongono infatti un nuovo paradigma economico, in cui il capitalismo sfrenato del ‘prendere-trasformare-buttare’ lasci spazio ad una forma economica ‘rigenerativa’ e ‘circolare’ in cui il rifiuto diventa nuova materia da reinserire nel processo produttivo, non da bruciare”.