Cerveteri. “Stadio Galli: passata la festa gabbato lo santo?”

CERVETERI – E’ di qualche ora fa la notizia che Mazzarini e l’ASD Città di Cerveteri hanno trovato una nuova proprietà, un preciso accordo e ci viene subito in mente una celebre espressione dialettale, del Sud, che dice “passata la festa gabbato lu santu” dai possibili svariati significati di questo proverbio, generalmente attribuito a coloro che, dopo aver ottenuto il piacere richiesto, si dimenticano ben presto del bene ricevuto, oppure tesi a significare che , una volta passata la festa, ci si dimentica della sua esistenza e la vita prosegue normalmente scegliete voi quale più si addice a questa notizia arrivata dopo settimane di “particolari” rumors che, a quanto riportato da alcuni media e mai smentito, avrebbe visto stranamente portare avanti gli incontri con gli ipotetici acquirenti, il delegato alle attività sportive Rino La Novara valutando alcune soluzioni con l’assessora competente Battafarano.

Diciamo “stranamente” perché sembra che le trattative siano state in alto mare non tanto per volontà della proprietà, che avrebbe desiderato disfarsene subito e da tempo abbiamo compreso il perché, quanto per delle presunte inadempienze sulla convenzione dello stadio Galli, per il quale vi sarebbero stati molti nodi da sciogliere. Ma facciamo un breve riepilogo di quanto accaduto. La controversia tra le due parti risale al 2011 e nasce in seno al mancato pagamento della società sportiva delle fatture relative all’utenza elettrica, mai volturata, collegata all’impianto per il periodo gennaio 2011 fino a febbraio 2014 per un importo pari a circa euro 51.712,47 e quindi il comune per anni ha avrebbe pagato indebitamente le bollette elettriche alla società sportiva. Dal canto suo, però, la ASD città di Cerveteri, che dal 20/01/2011 ha in gestione quinquennale lo stadio cittadino, contestava il fatto che l’effettiva consegna dell’impianto fosse avvenuto solo nel mese di settembre 2011, in quanto nei mesi antecedenti il Comune di Cerveteri stava effettuando dei lavori di rifacimento della struttura, periodo nel quale l’utenza elettrica veniva utilizzata dalla società appaltatrice dei lavori. L’associazione sportiva, inoltre, sosteneva di avere nel tempo eseguito degli interventi di manutenzione straordinaria, non sappiamo se per evitare l’enorme mazzata al suo bilancio o che altro ma, sta di fatto, che ha presentato al comune il conto delle opere realizzate e non previste nella convenzione sottoscritta. Opere migliorative per le quali risulterebbero fatture per 219.000 euro importo successivamente ridimensionato dal Comune sino a dopo la verifica dell’entità degli interventi realmente eseguiti sino a 75.753,25 euro ulteriormente abbassata a 53.446,00 euro scorporando i lavori eseguiti prima della partenza effettiva della convenzione andando, in questo modo, a far equiparare e coincidere la cifra in debito per la corrente e quella in credito per i lavori facendo scaturire la decisione di transare l’importo (all’incirca dicembre 2017).

Sinceramente, in quel momento, abbiamo pensato che di stranezze ve ne erano tante ad esempio perché la ASD di Mazzarini società sportiva si sarebbe accontentata soltanto 53.000 euro a fronte di spese documentate di circa 219.000 euro? Perché una differenza così notevole? Perché delle tante opere presentate a rendiconto molte sono state stralciate e non considerate come interventi migliorativi? Chi ha autorizzato tutti questi interventi straordinari realizzati autonomamente dalla stessa ASD Cerveteri? Sono tutti interventi e realizzazioni edilizie regolari o che altro? Noi a febbraio 2018 siamo stati “curiosi e lungimiranti” per cercare di capire dove si stava andando a parare ed è per questo che presentammo un esposto denuncia scaturito dopo aver approfondito gli atti, visionato la convenzione nella sua specificità, le delibere di giunta, alcune determine di pagamento emesse dal Comune di Cerveteri e verificato il quadro generale cercando di posizionare nelle giuste caselle “i relativi adempimenti, chi doveva fare e cosa oltre chi avrebbe dovuto sostenere quel tipo di spesa o che altro” anche perché la convenzione, in alcuni punti, è molto chiara ed è ben specificato ciò che i gestori possono e non possono fare e a quali adempimenti ed obblighi a sostenimento delle spese di manutenzione e/o di gestione della “struttura pubblica” campo Galli e delle relative pertinenze avrebbero dovuto attenersi. Poi ci siamo posti ulteriori domande tra le quali se vi era legittimità transattiva dei circa 50 mila euro con l’Asd, riconosciuta quale debito dall’Ente per spese di migliorie al campo Galli e mai richieste dal Comune.

Oggi, con la notizia del passaggio di proprietà dell’ASD Cerveteri ad altri personaggi, non possiamo che far notare e constatare a chi legge l’evidenza dei fatti ovvero che il Comune, con convenzione probabilmente scaduta o in regime di proroga non sottoscritta, ha praticamente “sanato” transando dei debiti per somme il cui “particolare” impiego è stato tutto un programma che andremo sicuramente a verificare, che la proprietà ha praticamente ringraziato l’Amministrazione di questa transazione–sanatoria, dopo neppure tre mesi, vendendo velocemente a terzi (ci chiediamo se gli stessi avrebbero acquistato in presenza dei debiti citati) come è paradossale che la stessa Amministrazione, come apparso sulla stampa, interceda verso terzi o presunte cordate imprenditoriali per favorire tale passaggio di proprietà, ma tutto questo è regolare? Nel frattempo noi consiglieri integreremo l’esposto di febbraio 2018 alla Corte dei Conti e ad altre autorità aggiungendo tutte queste novità ed altro ancora…

 

Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando Consiglieri Comune di Cerveteri