Cerveteri. Pascucci sospende lo sciopero della fame

CERVETERI – “Nella riunione di martedì 24 ottobre scorso abbiamo deciso di dare vita ad un Comitato congiunto tra Amministrazione comunale e famiglie per chiedere agli Enti Sovracomunali di considerare tutti quei servizi, oggi ritenuti facoltativi come l’AEC, come essenziali ed obbligatori. Credo pertanto che sia giunto il momento di sospendere lo sciopero della fame che sto portando avanti ormai da 12 giorni per abbracciare questa nuova forma di battaglia insieme alle famiglie coinvolte e portare questa tematica all’attenzione del Governo nazionale”. Così il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci è intervenuto facendo il punto sul suo sciopero della fame in atto ormai da 12 giorni.
“Voglio ringraziare – continua Pascucci – tutte le famiglie per la partecipazione all’incontro e la disponibilità mostrata nell’affrontare insieme questa nuova forma di protesta e le molte persone che in questi giorni mi hanno espresso la loro solidarietà chiedendomi di interrompere lo sciopero della fame. Ringrazio inoltre il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Travaglia che mi ha affiancato per alcuni giorni condividendo questa iniziativa e l’Assessora Francesca Cennerilli che ha raccolto il testimone e sta proseguendo ormai da quattro giorni lo sciopero della fame”.
“Per quanto riguarda la tematica dello Ius soli invece – conclude Pascucci – abbiamo intenzione di replicare l’iniziativa del 17 maggio 2016 quando abbiamo conferito la cittadinanza onoraria del Comune di Cerveteri ai minori nati in Italia da cittadini stranieri residenti a Cerveteri. Organizzeremo quindi nuovamente un bellissimo pomeriggio nel nostro Centro Storico, con colori, simboli e bandiere dei paesi d’origine di ogni bambino, che per una sera si potranno sentire italiani al 100% non solo nel loro cuore, ma anche per le Istituzioni della loro città. La nostra battaglia per l’abbattimento delle disuguaglianze continuerà senza sosta e in ogni sede, sia per l’approvazione della legge sullo Ius Soli, sia con il Comitato delle famiglie per garantire i servizi essenziali e obbligatori ai bambini che ne hanno diritto”.