“Centro di aggregazione giovanile: nuovi fondi per nuovi sprechi, e il degrado peggiora”

LADISPOLI – Dopo avere utilizzato ben 500.000,00 di soldi pubblici, di cui 200.000,00 acquisiti con un mutuo di cui i cittadini ladispolani stanno pagando, oltre al capitale, anche gli interessi (e chissà per quanto tempo ancora), l’opera pubblica, finanziata con i fondi regionali, ormai da tre anni giace incompleta e abbandonata ed è diventata un rudere fatiscente e pericoloso, già prima di essere completato.
Non si tratta solo di uno spreco di denaro, ma di un’attività istituzionale che comunque ha determinato l’affidamento di lavori e comportato unn “giro di capitali” (peraltro con il coinvolgimento di banche), senza, tuttavia il compimento dell’opera. E poichè l’Amministrazione comunale, dopo lungo tempo e dopo le continue richieste, non intende interessarsi della questione, si alimenta il sospetto che lo scopo reale non sia stato quello di costruire un’opera pubblica, ma invece, quello di acquisire capitali e distribuirli a professionisti e imprese (speriamo soltanto a loro) che non consciamo, ma possiamo scommettere che siano locali e ricorrenti.
Il rudere, oltre a esprimere in pieno l’attenzione dell’amministrazione comunale per le politiche giovanili, rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità perché si trova all’interno di un’area verde accessibile a tutti, ma è abbandonato a frequentazioni pericolose e risulta pieno di vetri infranti, siringhe e altro materiale abbandonato che oltre a inquinare può comporomettere la sicurezza dei luoghi.
Dopo la segnalazione del Comitato per la legalità, nel silenzio dell’Amministrazione (che invece è risultata così attiva nel reperire il finanziamento e spenderlo) si è appreso che il tema è stato oggetto di alcuni giovani nella sede locale di un partito, all’interno della quale, il vicesindaco e un consigliere, con allarmante leggerezza, annunciano che “si sono trovati i 40.000euro da capitoli di bilancio per la messa in sicurezza e per il completamento dei lavori ed in modo particolare, da residui di vari capitoli di spesa di opere pubbliche passate”.
Apprendiamo, quindi, che in Comune, di volta in volta, “si trovano” soldi pubblici e ci allarma il pensiero che si decida della loro destinazione nelle sedi dei partiti, piuttosto che nel luogo istituzionalmente deputato a tale scopo: la Giunta e il Consiglio Comunale. Ci auguriamo che questa pratica non sia diffuso (ma temiamo di essere smentiti) e ci preme rilevare che si tratta di soldi pubblici, sottratti ai bisogni, anche elementari, dei cittadini.
In ogni caso, il Comitato non ritiene assolutamente legittimo l’utilizzo di ulteriori somme per il ripristino di un’opera colpevolmente abbandonata, per il cui completamente si è giù disposto di ben 500.000,00 euro e il cui ammentare, certamente è l’esito di un calcolo progettuale, riferito a un’opera completa e ultimata.
Conseguentemente, vista l’inerzia dell’Amministrazione e persino l’intendimento a volere proseguire a sperperare altro denaro pubblico con le stesse modalità, il Comitato informa:
– di avere richiesto al Comando dei vigili del fuoco un sopralluogo per verificare lo stato di pericollsità dei luoghi, vista l’inerzia dell’amministrazione
– di avere predisposto una richiesta alla Regione Lazio per la verifica delle somme destinate all’opera e il loro utilizzo, con la speranza di potere riuscire a sospendere eventuali ulteriori erogazioni, visto il mancato raggiungimento dello scopo
– di avere predisposto una diffida al comune per la destinazione di ulteriori somme per la bonifica dell’opera, prima di procedere alla valutazione delle responsabilità a carico di chi ne ha determinato l’abbandono e il conseguente degrado
– di avere predisposto la richiesta formale di accesso agli atti per conoscere l’ammontare del mutuo contratto per l’effettuazione dell’opera, l’istituto bancario, il capitale già versato e (soprattutto) la misura dell’onere a carico dei cittadini e la sua durata.

Comitato per la Legalità Ladispoli