Castello di S. Severa: “Le nostre radici possono spalancare le porte al futuro”

SANTA MARINELLA – Domenica 19 aprile si è svolta la prima assemblea pubblica per presentare il progetto “Centro Polifunzionale delle arti, della cultura e della divulgazione scientifica”, una proposta nata dal territorio per valorizzare il complesso monumentale del Castello di Santa Severa.
“Il progetto – spiegano dal Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Santa Marinella – nasce della consapevolezza della straordinaria rilevanza del sito e della necessità di non perdere, forse l’ultima, vera, occasione di rilancio e sviluppo per il nostro territorio. Un territorio ricco di potenzialità ma condannato, a causa di una cronica mancanza di visione, pianificazione, progettualità, a una marginalità che si traduce in un complessivo degrado ambientale, nel crescente disagio sociale, nella perdita e nel ridimensionamento di tutte le attività economiche e nella totale assenza di prospettive e opportunità per i giovani. Tutto a vantaggio di sporadici interventi speculativi, dell’opacità delle dinamiche economiche, della stagnazione. L’ampia partecipazione di cittadini e associazioni di Santa Marinella e dei comuni limitrofi, e ci scusiamo con tutti coloro che sono dovuti restare in piedi, testimonia la preoccupazione e la consapevolezza dell’importanza che il futuro del Castello di Santa Severa riveste per questo territorio”.
All’incontro è intervenuto il Consigliere regionale Gino De Paolis, firmatario della mozione, presentata nell’estate 2013 e votata all’unanimità in Consiglio regionale, sull’uso pubblico del Castello. Il consigliere De Paolis ha dichiarato la sua adesione al progetto e la sua disponibilità a sostenerlo in sede regionale sottolineando la necessità di rafforzare la voce del territorio, presentando un’unica proposta che possa raccogliere tutte le istanze. Riteniamo che questo sia proprio il punto di forza del progetto.
Erano presenti anche diversi rappresentanti dei soggetti che hanno manifestato interesse nei confronti del progetto. Hanno assistito alla presentazione, docenti dell’università della Tuscia, rappresentanti di Enti Locali del comprensorio e di altri soggetti aderenti, pubblici e privati.
Al termine della presentazione, seguita da tutti con grande interesse, sono state raccolte altre adesioni che valorizzano con il loro contributo lo spirito del progetto.
“In sede di assemblea – concludono da Sel – abbiamo rilevato come la maggior parte delle persone ormai tema che le istituzioni non rappresentino più una garanzia per i cittadini, che si sentono ridotti a mero serbatoio di voti. Obiettivo del gruppo di lavoro, è proprio quello di trasformare la passiva rassegnazione in un attivismo propositivo e in una partecipazione alle scelte che condizioneranno il nostro futuro. Questo è l’intento che ha guidato tutto il nostro operato, che ha condotto alla nascita di questo progetto e che continuerà a costituire la base di ogni futura iniziativa”.