“Canoni di concessione, i funzionari del Comune hanno lavorato con competenza”

LADISPOLI – “L’Amministrazione comunale è da anni impegnata per trovare una soluzione alle problematiche create da leggi e regolamenti comunali che non tengono conto delle varie specificità delle coste italiane e della notevole diversità delle strutture balneari nelle varie regioni”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta è intervenuto in merito al problema del canone di concessione.
“Proprio per affrontare in maniera complessiva e risolutiva il problema – ha proseguito Paliotta – il Comune si è fatto promotore di una Conferenza di servizi che ha visto la partecipazione del Ministero delle Infrastrutture, del l’Agenzia del demanio, del Provveditorato delle opere pubbliche del Lazio e dell’Ufficio locale marittimo. Sulla base delle risultanze dei sopralluoghi attuati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti – Ufficio opere marittime – i responsabili dell’Ufficio demanio del Comune avevano predisposto in data 27 giugno 2014 una comunicazione , rivolta a Regione Lazio, Agenzia del demanio e Capitaneria di Porto, nella quale si rendeva noto che si stava provvedendo alla revisione dei calcoli. Questo avrebbe comportato una riduzione dei canoni con valori più aderenti alla reale situazione. In data 21 luglio il Ministero delle Infrastrutture ha inviato al Comune e per conoscenza all’Agenzia del demanio una nota nella quale si dichiarava che quanto verbalizzato dall’Unità di gestione infrastrutture per il demanio marittimo era un “parere meramente tecnico anche se vincolante che però era da ritenersi solamente propedeutico alla revisione dei testimoniali di Stato”. Precedentemente il 7 giugno 2013 l’Agenzia del demanio aveva invitato la Capitaneria di Porto a convocare la Commissione di incameramento. Dagli atti ufficiali risulta quindi che l’Ufficio demanio del Comune ha fatto quanto di sua competenza e che per arrivare alla decisione definitiva occorre che sia convocata dagli organi competenti la Commissione di incameramento per le problematiche che riguardano i sei stabilimenti per i quali non è stato ancora definito il canone. Sono in stretto contatto con la Capitaneria di Porto – ha concluso Paliotta – proprio per arrivare in tempi rapidi ad una definizione della vicenda. Infine l’Ufficio demanio del comune ha già rinnovato ben 45 delle 51 concessioni demaniali esistenti a Ladispoli dimostrando competenza e professionalità. Ritengo quindi che le affermazioni dell’Assobalneari siano fuori luogo e non aiutano la soluzione di un problema reale: i canoni sono sicuramente troppo alti per alcune delle concessioni e il Comune da tempo si sta battendo al fianco del sindacato dei Balneari”.