Bracciano. “Sui ruoli idrici 2015 ancora disinformazione da Salviamo Bracciano”

BRACCIANO – Dall’Amministrazione comunale di Bracciano riceviamo e pubblichiamo.

Ancora una volta siamo costretti ad intervenire per rettificare le informazioni distorte che arrivano dall’Associazione “Salviamo Bracciano” e dalle sue particolari interpretazioni della vita amministrativa del Comune di Bracciano.
L’oggetto stavolta è il canone idrico 2015 che secondo l’associazione si pagherebbe anticipato (viene naturale notare che siamo a novembre e quindi non sembrerebbe proprio che il canone sia tanto anticipato) per ripianare il bilancio comunale.
Spiace dover sottolineare come la gestione dell’entrata e della spesa pubblica abbia delle regole certe da cui non è possibile discostarsi e che il gettito del canone idrico sia già previsto nel Bilancio di Previsione e non costituisca un’entrata aggiuntiva il che la dice lunga sulla credibilità delle affermazioni sibilline dell’Associazione “Salviamo Bracciano” che nelle sue ardite congetture tira in ballo di tutto di più compreso il contributo deliberato dalla Regione (e mai erogato) a favore del Comune di Bracciano a titolo di ristoro per le spese sostenute dalla Bracciano Ambiente che non si vede come possa essere collegato alla problematica del canone idrico.
Una precisazione d’obbligo riguarda inoltre le nuove regole dei bilanci degli Enti Locali che dovranno essere “armonizzati” e che, già da quest’anno, dovranno chiudere le proprie partite di entrata e spesa entro l’anno di competenza, il che vuol dire che tasse e tributi relativi al 2015 dovranno essere pagati entro il 2015. Questo è il motivo della bollettazione emessa fino al 31 dicembre ivi compresa la stima di un consumo calcolato sulla base della media giornaliera dedotta dalle autoletture, a cui si aggiunge il tema del passaggio obbligatorio a partire dal 2016 della gestione del sistema idrico integrato all’Acea espressamente previsto da legge dello Stato e non rimesso alla discrezionalità dei Comuni.
Per quanto riguarda l’errore rinvenuto nel calcolo dei consumi idrici, va detto che, per quanto attento alle vicende amministrative comunali, non è stato il “solito consigliere Tondinelli” a contestare la validità del ruolo, bensì è stato segnalato dagli utenti che hanno portato all’attenzione dell’Ufficio il calcolo anomalo per cui il totale dei metri cubi divisi in fasce di consumo superava la cifra indicata come consumo complessivo. Alla segnalazione è seguita la verifica con la ditta produttrice del software in uso per la gestione delle utenze idriche che ha riconosciuto l’errore e si è attivata per correggerlo celermente accollandosi anche le spese per il nuovo invio delle bollette (previsto a giorni). Anche la lamentela sulle “migliaia di euro di spese postali” quindi è frutto di pura fantasia indicativa della cattiva coscienza di chi, lungi dal voler far luce sui fatti, cerca soltanto motivi di denigrazione.
L’errore nell’emissione del ruolo è stato sicuramente un fatto traumatico per la cittadinanza e l’Ufficio Idrico si è fatto e si continua a fare carico di fornire all’utenza tutta l’assistenza possibile per chiarire le posizioni individuali e rettificare le possibili anomalie riscontrate. Il nodo centrale comunque è riuscire a rendere trasparente la modalità di intervento da parte dell’Ufficio e divulgare in proposito un’informazione corretta alla comunità braccianese che ha il pieno diritto di essere resa partecipe dei criteri amministrativi adottati.