“Un Pd lontano da noi e dai cittadini”

CIVITAVECCHIA – Dalla caduta della giunta Tidei passando per l’elezione dell’attuale sindaco Cozzolino, abbiamo più volte cercato di sollecitare, attraverso la stampa, l’attenzione del Partito democratico sui processi politici che si sono aperti in Città. Ci è toccato registrare l’assordante silenzio, su tutti gli argomenti della politica, del maggior partito della sinistra di governo, appunto il PD che ha ritenuto opportuno rifiutare, addirittura, una nostra semplice richiesta di incontro. Non si è degnato, seppur invitato, a partecipare alla inaugurazione della nostra sede. Il maggior partito della sinistra a Civitavecchia sembra non volere tenere conto che le condizioni complessive della popolazione locale si vanno aggravando, come anche a livello nazionale purtroppo, sul fronte del lavoro, dei servizi, dello sviluppo, dei diritti. Quel partito appare totalmente assorbito dalle divisioni, dalle lotte interne delle correnti più o meno dichiarate, da gruppi e sottogruppi di pressione esterni, da centrali di potere locale interne e consolidate che resistono al rinnovamento mentre, tutte queste componenti insieme, impediscono percorsi di formazione di gruppi dirigenti, vecchi o giovani che siano non ha importanza, non siamo innamorati del giovanilismo a tutti i costi e che va tanto di moda. Da queste macerie emerge il fallimento di una gestione pluridecennale del potere della sinistra in Città con ben due giunte di centrosinistra sfiduciate dalla stessa sinistra e dai voti pervenuti o fatti pervenire al movimento pentastellato. Nella fase più avanzata del tesseramento, in anticipazione di quella congressuale, questi eventi fanno presagire il declino di quel partito al quale noi stessi della Rete, anche in ambito regionale, abbiamo affidato tanta parte della nostra disponibilità in termini di alleanza elettorale e collaborazione politica. Sinistri messaggi in questo senso, alla luce di una chiave di lettura anticipatrice dei danni che verranno, giungono dall’astensione elettorale consumata in Emilia e in Calabria. Ci aspettavamo ben altro e ben altri frutti pensavamo di poter raccogliere dalla nostra dimostrata volontà unitaria. Noi continuiamo a vigilare sugli interessi dei cittadini, guardiamo a tutto ciò che emerge dalla società civile anche in ragione di nuove aggregazioni locali, diffuse, innovative, rinnovatrici, vogliose di protagonismo per nuove progettualità e programmi; nuove formazioni che, a livello locale, vengono dalla società civile anche se di diversa ispirazione e a cui dedicheremo l’attenzione e l’interesse che meritano. Tutto ciò mentre il PD sembra essersi completamente dimenticato del proprio patrimonio di idee e di esperienze.

Mario Flamini – Coordinatore territoriale Rete dei cittadini