Roma, unioni civil. Tiburzi: “Ok modello tedesco registrazione convivenze”

ROMA – Provvedere a regolare le convivenze al di fuori del matrimonio è la strada giusta per risolvere un’annosa questione che riguarda molti cittadini e cittadine romane. Il dibattito e il confronto sull’istituzione del Registro delle Unioni Civili deve riuscire a trovare un punto di equilibrio tra l’esigenza di attenzione sociale nei confronti delle coppie e la garanzia di autonomia e libertà degli interessati. In questo senso la normativa tedesca ha individuato nella “Registrazione delle convivenze” un’ottima sintesi che esaudisce le richieste delle coppie dello stesso sesso che si sentivano discriminate dalla mancanza di un riconoscimento formale del loro rapporto. Anche a Roma, qualora venisse riconosciuta la valenza di tale soluzione (che provvederò a portare in Consiglio attraverso opportuni emendamenti), due persone, al di là degli orientamenti sessuali, potranno dichiarare dinanzi all’autorità competente di volere condurre una convivenza nel pieno rispetto di alcuni limiti per la costruzione della stessa. Tra questi la minore età, i rapporti di parentela e lo stato libero. Pur non essendo equiparata all’istituto matrimoniale, la convivenza registrata produrrebbe effetti positivi quali l’assistenza reciproca, il riconoscimento delle agevolazioni assistenziali e dei diritti successori. Lo dichiara lOn. Daniela Tiburzi, Presidente delle Commissione Elette – Roma Capitale.