Califano (Pd): “Civitavecchia non merita questo pressapochismo”

CIVITAVECCHIA – Lo spettacolo andato in scena ieri all’aula Pucci durante il consiglio comunale non è certo degno di una città che svolge tuttora un ruolo chiave sia nella Regione Lazio e sia negli assets nazionali dello sviluppo e della logistica. Personalmente, visto il ruolo di commissario del più grande partito di questa città – che svolgo con piacere ed orgoglio – non posso esimermi dall’esprimere profondo rammarico e frustrazione nel constatare che purtroppo la città è caduta in mano a persone che non hanno la benchè minima idea di cosa voglia dire gestire la Cosa Pubblica. Quello che è accaduto ieri tra i banchi della Pucci ha realmente messo a nudo le inefficienze ed i limiti di questa amministrazione comunale. Presidente del Consiglio e Sindaco in testa. Infatti, vorrei ricordare al Presidente del Consiglio Comunale che non basta conoscere due articoletti del Regolamento consigliare per gestire ed essere un Presidente attento e super partes. Per essere ciò è necessario avere ampia conoscenza del Tuel e delle normative in materia le quali spesso superano i regolamenti delle aule consiliari, atti tra l’altro ormai vetusti e non aggiornati da anni. A questo tipo di lacune da parte del Presidente della massima assise cittadina aggiungo i vuoti lasciati ieri dal primo cittadino, autore di comportamenti a dir poco svilenti della carica che ricopre. Rapida e concisa infatti è stata la fuga dello stesso di fronte alle interrogazioni dei gruppi consiliari di opposizione, segno evidente di nervosismo ed insofferenza verso quello che i suoi delegati stanno combinando per la città, improvvisandosi ogni giorno paladini di pace, giustizia e prosperità senza averne nè titolo e tantomeno competenza. Altrettanto inaccettabile ed al tempo stesso sconcertante è stato non ascoltare la voce del Sindaco prima della votazione degli atti e delle mozioni presentate sull’Area Metropolitana. Non una linea d’indirizzo, nè una parola programmatica, di prospettiva, di intento…niente. Il vuoto assoluto. Pertanto, al Sindaco Cozzolino vorremmo ricordare che in politica (e maggiormente in democrazia) prima delle votazioni si argomenta, si espone il proprio pensiero. La città ed i cittadini hanno diritto di sapere cosa si pensa su un tema così importante per il territorio e per il suo futuro assetto. Quando si diventa primo cittadino, caro Sindaco Cozzolino, lo si è di tutta la città, non solo degli amici, nè tanto meno dei propri militanti, quegli stessi paladini improvvisati di un’amministrazione allo sbando”.

Michela Califano – Commissario Pd Civitavechia